Partenza da Parma prima del sorgere del
sole, alle 3:15 AM la Preside e la Prof. Martini ci aspettano con
armi e bagagli in via Saffi. E via che si parte. Cioè, forse.
Casello autostradale di Parma chiuso, ma basta entrare a Pontetaro e
si va. Buio, sonno e pauretta (ebbene si, io HO paura degli aerei),
ma comunque si va.
Linate arriva anche troppo presto,
sluti strappalacrime neanche partissi per la Luna, check in, caffè e
….boarding. Cioè, forse. Infatti la fila è ferma aspettiamo,
aspettiamo, senza sapere cosa. Finalmente apre il gate e ci
imbarchiamo.
Tutto bene.
Sbarco a Berlino inritardo, pensiamo:
«no problem, sono tedeschi, saranno organizzatissimi». Invece ci
dirorrano a destra e a manca in una corsa disperata attraverso
l'aeroporto, inseguendo segnali che ci fanno persino uscire
dall'aeroporto, nuovo controllo sicurezza, corri, corri, corridoi,
scale, ascensori e....Noooooooo! Il gate è già chiuso! E adesso?
Sembrano le Hawaii! |
Ci dicono di ritirare e reimbarcare i
bagagli, ma nel punto apposito un tedesco very deuch con un imponete
paio di baffi ed un accento teutonico alla birra ci informa che no, i
bagagli viaggiano con noi, tranquille.
Anche le hostess ci rassicurano, i
bagali sono con noi.
En route to Tammitie |
Attesa fiduciosa dei bagagli, ma il
tempo passa, passa, e le valige non arrivano.
Ok, non sono qui. Ma una gentile hostes
(come dubitarne?) ci rassicura: verranno portati a casa nostra, sono
infatti ancora a Berlino...ma come? Non viaggiavano con noi?
Finalmente si mangia! |
Con solo i vestiti che indossiamo e
stanchissime, ma siamo arrivate.
Domani arriveranno anche i nostri
bagagli. Forse.
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