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martedì 2 maggio 2017

Finlandia on the road



Venire dall'Italia e percorrere le strade finlandesi ha un sapore ed un fascino tutto particolare. La prima cosa che risalta agli occhi è certamente la cornice spettacolare dei paesaggi che ci consentono di apprezzare e godere delle bellezze naturali, che rendono il viaggio molto affascinante e piacevole. Altra cosa da osservare, non meno importante, è lo scorrimento facile delle strade, prive di ingorghi  e di traffico, per poi osservare le strade larghe e ben asfaltate. Se si pensa al peso della neve durante tutto il lunghissimo inverno e della pioggia , viene da chiedersi se per queste strade venga continuamente fatta la manutenzione o invece siano state asfaltate con un materiale davvero molto buono. Il pensiero diventa triste, quando pensando alle nostre strade italiane , viene invece da domandarsi se molte di esse siano in stato di abbandono perenne o vengano invece costruite con materiale scadente. Il dubbio è legittimo...ma in ogni caso si procede ...on the road !! Mentre viaggiamo,  con Nicoletta, facciamo alcune considerazioni : le strade in Finlandia son anche prive di pedaggio e per noi italiani, abituati a pagare anche una fortuna, per attraversare alcune autostrade , come ad esempio la Cisa , "ci salta subito il nervoso" , a maggior ragione , quando nei tratti di rete stradale che passano sul mare , è possibile vedere o ponti che legano la terraferma, o addirittura un servizio di traghetti efficienti e puntuali, che trasportano le macchine e i passeggeri nella loro percorrenza giornaliera da casa al lavoro o nei luoghi vari. 
Inutile dire che per me "terrona" sicula , il ripensare alle traversate Reggio Calabria -Messina e viceversa , mi vien in mentre il viaggio di Dante nell'Oltretomba, con l'aggravante che lui andò gratis e a me e a tutte le altre "anime" che transitano da lì , ci viene chiesto di pagare la traversata. Ad ogni modo le nostre considerazioni , lasciano il posto al godimento delle bellezze paesaggistiche ineguagliabili, della flora e della fauna finlandese e alle caratteristiche case con i tetti spioventi che sembrano uscire dalle fiabe. Avremo modo di parlare con Nina durante il caffè pomeridiano, di ciò che abbiamo osservato, infatti, lo scambio piacevole dei nostri usi e costumi e dei luoghi più belli d'Italia. 

Patrizia D'Amico       


sabato 29 aprile 2017

Vappu - 30 Aprile, 1° puntata

The three teachers
Oggi prima riunione con Nina e Inna per presentare Patrizia e parlare di alcune tradizioni Finlandesi legate alla scuola.
Ci siamo trovate davanti ad una tipica merenda Finlandese in Turku-Åbo.
Innanzitutto ci è stata spiegata la tradizionale festa che si svolge proprio in questi giorni, in cui gli studenti già diplomati indossano il cappello bianco, quello "strano cappello" che abbiamo visto esposto ovunque, in questi giorni, compreso nella scuola di Nina, e che , se vogliamo acquistarlo , costa quanto un trapianto di rene.
Lakki
Ylioppilaslakki
Gli studenti ricevono questo cappello il giorno del diploma, lo conservano per sempre e lo mostrano con orgoglio in questa grande occasione di festa in cui tutti i finlandesi si riversano nelle strade.
Infatti, come ci hanno spiegato, in Finlandia è abitudine festeggiare il diploma di scuola superiore molto più che la laurea. Si fanno grandi festeggiamenti con parenti e amici, si ricevono regali ed il mitico "cappello da marinaio".
Festa di Vappo
Durante la festa del 30 Aprile, chiamata "Vappo", che in Finlandia è la festa degli studenti, diplomati vecchi e nuovi si riuniscono per festeggiare e sciamano per le vie della città indossando i tipici cappelli, mentre i lavoratori festeggiano in grande il primo di maggio.
Poichè la popolazione è divisa in Finlandesi e Svedesi, le due feste sono divise.
Sulla riva orografica destra del canale che taglia in due la città, i finlandesi fanno un comizio di tipo politico, sulla sinistra gli Svedesi una festa della primavera.
Poi, sempre ovviamente con il cappello, tutti sciamano nelle strade a bere.
Inna ci informa:"se vi dicono che i finlandesi sono taciturni, riservati e malinconici, venite alla festa di Vappo, vedrete che allegria e che confusione!".
Purtroppo il tempo per domani non promette bene, ma, ¿Quién sabe? vedremo domani.
N.R.

lunedì 24 aprile 2017

I Finìandesi e il silenzio

Primo giorno di scuola!
Arrivo a scuola
Arrivo a scuola
All'arrivo a scuola siamo accolti dalle bandiere della Finlandia e dell'Italia che garriscono allegramente alte nel sole. Che bello!
Entriamo nella scuola fra gli studenti...ma come? non c'è confusione, i ragazzi si muovono e chiacchierano senza che sembri la 3° guerra mondiale.
Entriamo in una sala insegnati luminosa e superlusso (dal nostro punto di vista) in cui i docenti si rilassano in comode poltrone bevendo caffè.
Dopo una rapida presentazione veniamo affidati ai docenti che ci ospiteranno nelle loro classi e la scuola comincia ...alle 8:30!
Just sit down and relax!
Just sit down and relax!
Prima super-sorpresa: ogni docente ha la sua classe, gli studenti si spostano da una all'altra, sciamano nei corridoi...ma non sembra la corrida di Pamplona, non c'è confusione, non c'è rumore.
Test on line: ogni studente ha il proprio computer (BYOD) collegato alla rete della scuola e svolge il test sulla piattaforma https://b.socrative.com/login/teacher. Tempi impensabili da noi: per un test di 20 domande il tempo è di 10 minuti ...ma solo perchè ci sono degli studenti DSA, altrimenti 5 sono sufficienti 😲.
Poi comincia la lezione vera e propria.
Altra sorpresa: il docente si disinteressa del fatto che alcuni ragazzi pasticcino con i cellulari e una addirittura palesemente dorma sul banco. Pare che il concetto sia: se non passeranno gli esami sono fatti loro.
In realtà possono ignorarli perché, ancora una volta, il rumore è assolutamente minimo. I ragazzi che parlano non fanno quasi rumore, quindi non disturbano la lezione.
Stesso discorso a mensa, i ragazzi si servono, mangiano, ripongono i vassoi chiacchierando come tutti i ragazzi del mondo, solo a decibel zero.
Che meraviglia!
N.R.

venerdì 21 aprile 2017

Cercasi Turku disperatamente


Partenza da Parma prima del sorgere del sole, alle 3:15 AM la Preside e la Prof. Martini ci aspettano con armi e bagagli in via Saffi. E via che si parte. Cioè, forse. Casello autostradale di Parma chiuso, ma basta entrare a Pontetaro e si va. Buio, sonno e pauretta (ebbene si, io HO paura degli aerei), ma comunque si va.
Linate arriva anche troppo presto, sluti strappalacrime neanche partissi per la Luna, check in, caffè e ….boarding. Cioè, forse. Infatti la fila è ferma aspettiamo, aspettiamo, senza sapere cosa. Finalmente apre il gate e ci imbarchiamo.
Tutto bene.
Sbarco a Berlino inritardo, pensiamo: «no problem, sono tedeschi, saranno organizzatissimi». Invece ci dirorrano a destra e a manca in una corsa disperata attraverso l'aeroporto, inseguendo segnali che ci fanno persino uscire dall'aeroporto, nuovo controllo sicurezza, corri, corri, corridoi, scale, ascensori e....Noooooooo! Il gate è già chiuso! E adesso?
Sembrano le Hawaii
Sembrano le Hawaii!
La prof Martini sale in cassetta e prende il controllo della situazione: si va all'assistenza passeggeri. Ci propongono un volo nel tardo pomeriggio, ma hanno fatto male i loro conti. La prof Martini li insulta in tedesco per qualche minuto e accade il miracolo: volo alle 13:15! Evvai!
Ci dicono di ritirare e reimbarcare i bagagli, ma nel punto apposito un tedesco very deuch con un imponete paio di baffi ed un accento teutonico alla birra ci informa che no, i bagagli viaggiano con noi, tranquille.
Anche le hostess ci rassicurano, i bagali sono con noi.
En route to Tammitie
En route to Tammitie
E si riparte. Appena prima di Hesinki l'aereo comincia a ballare la samba con la rumba e il cha cha cha, panico!!! Ma atterriamo finalmente sane e salve.
Attesa fiduciosa dei bagagli, ma il tempo passa, passa, e le valige non arrivano.
Ok, non sono qui. Ma una gentile hostes (come dubitarne?) ci rassicura: verranno portati a casa nostra, sono infatti ancora a Berlino...ma come? Non viaggiavano con noi?
Cena a Kaarina
Finalmente si mangia!
Recuperiamo l'auto e raggiungiamo l'amena casetta che sarà la nostra sede per i prossimi 14 giorni.
Con solo i vestiti che indossiamo e stanchissime, ma siamo arrivate.
Domani arriveranno anche i nostri bagagli. Forse.